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Oliviero Toscani si oppone all’anoressia

Oliviero Toscani è un fotografo che cerca, attraverso i suoi scatti, di rappresentare il suo tempo, senza interrogarsi sulle possibili critiche dovute a scene troppo forti. Egli non si preoccupa di scandalizzare il suo pubblico perchè si limita a rappresentare la realtà dei fatti, che a volte è cruda.

E’ quanto è accaduto alla settimana della moda di Milano del 2007, in cui il noto fotografo ha tappezzato le più grandi città italiane con questo manifesto:

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L’impattante immagine vede protagonista Isabelle Caro, una ragazza anoressica di soli 31 kg.

Questa nuova campagna Nolita, realizzata dal fotografo Milanese per il gruppo Flash&Partners, vuole essere una provocazione, o meglio ancora un allarme, su una grave realtà dei nostri tempi. Il fatto risulta ancora più tragico perché a interrogarsi sul problema è il mondo delle passerelle, accusato da tempo di diffondere falsi miti di bellezza.

La modella francese ha accettato di diventare la protagonista di questi manfesti con lo scopo di far capire la dura verità di questa malattia, che insieme alla bulimia affligge milioni di persone in Italia. Isabelle Caro ammette di essersi nascosta per molto tempo, vergognandosi di ciò che era diventata, ma ora si sente pronta a mostrarsi in tutta la sua sofferenza, lunga 15 anni.

“Le sofferenze fisiche e psicologiche che ho subito hanno un senso solo se possono essere d’aiuto a chi è caduto nella trappola da cui io sto cercando di uscire”.

Oliviero Toscani mette subito in chiaro come non tenda a dare la resonsabilità dell’anoressia al mondo della moda, in quanto in realtà sia un problema molto più ampio che coinvolge tutti i media, in particolar modo la televisione.

Come per tutte le fotografie di Oliviero Toscani anche questa tende ad avere un pubblico di sostenitori e di oppositori. Tra coloro che aprezzano la campagna troviamo il ministro della salute Livia Turco: “Apprezzo sinceramente sia i contenuti che le modalità di realizzazione. Un’iniziativa come questa è uno strumento da prendere in assoluta considerazione”. Lo stesso Giorgio Armani sembra concordare con l’opinione della Turco, e lo stesso accade con Dolce & Gabbana, i quali sono lieti che qualcuno metta in chiaro com queste malattie non siano causate dalla moda ma da problemi ben più profondi. Tra l’ala di colore che si oppongono alla campagna, invece, troviamo l’Aba (Associazione per lo studio dell’anoressia, bulimia e obesità), la quale sostiene ch un’immagine del genere potrebbe indurre fenomeni di emulazione, oltre che non aiutare i soggetti affetti dalla malattia e le loro famiglie.

Io mi oppongo all’opinione dell’Aba, in quanto credo vivamente che un’immagine di tale portata NON possa provocare fenomeni di emulazione. NESSUNO si augurerebbe di raggiungere un peso corporeo così basso, sintomo evidente di malessere. Inoltre credo che sia sì una sofferenza per le persone soggette alla malattia ma anche un modo per farle sentire meno sole di fronte al problema, come per dir loro: “Non siete soli, siamo in tanti a soffrire di questi disturbi e insieme ce la faremo”.

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2 commenti su “Oliviero Toscani si oppone all’anoressia

  1. cinzi87
    giugno 6, 2009

    Purtoppo i casi di anoressia non sono così pochi come si potrebbe pensare, visto che è un problema molto comune e di cui se ne parla neanche troppo, forse perchè spaventa. In televisione se ne parla sì, ma raramente e per poco tempo, qui invece non si può che rimanere spiazzati davanti ad una foto del genere, che credo faccia riflettere un pò tutti, diretti interessati e non.
    Anche io mi oppongo all’opinione dell’Aba, perchè davvero penso (e mi AUGURO) che nessuna ragazza aspiri a diventare così.
    Cinzia

    • foxyanne87
      giugno 6, 2009

      Poi sono molto stupita dall’opinione dell’Aba proprio perchè viene da un’associazione che si occupa proprio di studiare ad analizzare problemi alimentari. Come si può non approvare una pubblicità del genere? Io credo faccia riflettere davvero molto!

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Questa voce è stata pubblicata il giugno 6, 2009 da in 2000 con tag , , , .
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