Temo purtroppo non esistano, ma storicamente. Ricordo la sig.ra Luisa che ficcava il naso nei water altrui, la vecchietta dell’Ace e le varie lolite dei giorni nostri. Donne rappresentate positivamente in pubblicità?? … mmmm … domanda senza soluzione mi sa…
ciao!!! stavo cercando qua e là sul web qualcosa di veramente interessante per la mia tesi di laurea e mi sono imbattuta nel tuo blog…io sto cercando materiale per scrivere una tesi sulla fotografia di moda o per le campagna pubblicitarie e i loro frequenti richiami a erotismo e pornografia…tu potresti aiutarmi??? hai qualche libro da suggerirmi??? ti confesso che devo laurearmi a novembre ma sono ancora in alto mare, sto cercando l’ispirazione giusta e ovviamente anche il materiale!!!
grazie e spero tu possa aiutarmi!!!
Ciao Maria!! Innanzitutto in bocca al lupo!! Poi…
La mia tesi di laurea riguarda “Il nudo femminile: dalla contemplazione nell’arte all’abuso nella pubblicità” quindi qualche piccolo consiglio di lettura posso dartelo…ovvio devi selezionare…
– D.Brancati “La pubblicità è femmina ma il pubblicitario è maschio”
– A.Zanacchi “Il libro nero della pubblicità”
– P.Iabichino “Invertising”
– L.Pignotti e E.Mucci “Marchio&Femmina: la donna inventata dalla pubblicità”
Questi sono gli unici che adesso mi viene da consigliarti! 🙂
ok, lo so, arrivo a mesi da questo post… ma il blog l’ho scovato ora, e leggendo questo post la domanda che viene è: “Perchè”? Perchè la donna viene usata come immagine sessista, e tutto il resto.
Risposta: “è facile”. Metti un donna nuda in copertina e vendi di più, mettila su un cartellone e la gente temponerà ad ogni ora per guardarla…
Ma serve? Correggimi se sbaglio, che la tesi sull’argomento è la tua: cattura l’attenzione, distoglie dal prodotto. Ti ricordi del corpo femminile, nonguardi nemmeno la marca.
E sono da sempre convinto che siano bravi tutti a fare promozione così: quelli bravi davvero usano altri mezzi (spero… 🙂
Beh il tuo discorso non fa una piega ed è quello che cerco di far capire anche io. E’ facile puntare su un’immagine forte come il corpo della donna nuda, anche quando non c’è il minimo nesso logico col prodotto! Provocando tra l’altro il cosiddetto effetto vampiro per cui, come hai detto giustamente tu, ti concentri sull’immagine e non sul prodotto. Però di iniziative in atto per combattere questo becero utilizzo del corpo femminile ce ne sono..quindi sono ottimista!
Comunque grazie per aver apprezzato il blog 🙂
Temo purtroppo non esistano, ma storicamente. Ricordo la sig.ra Luisa che ficcava il naso nei water altrui, la vecchietta dell’Ace e le varie lolite dei giorni nostri. Donne rappresentate positivamente in pubblicità?? … mmmm … domanda senza soluzione mi sa…
ciao!!! stavo cercando qua e là sul web qualcosa di veramente interessante per la mia tesi di laurea e mi sono imbattuta nel tuo blog…io sto cercando materiale per scrivere una tesi sulla fotografia di moda o per le campagna pubblicitarie e i loro frequenti richiami a erotismo e pornografia…tu potresti aiutarmi??? hai qualche libro da suggerirmi??? ti confesso che devo laurearmi a novembre ma sono ancora in alto mare, sto cercando l’ispirazione giusta e ovviamente anche il materiale!!!
grazie e spero tu possa aiutarmi!!!
Ciao Maria!! Innanzitutto in bocca al lupo!! Poi…
La mia tesi di laurea riguarda “Il nudo femminile: dalla contemplazione nell’arte all’abuso nella pubblicità” quindi qualche piccolo consiglio di lettura posso dartelo…ovvio devi selezionare…
– D.Brancati “La pubblicità è femmina ma il pubblicitario è maschio”
– A.Zanacchi “Il libro nero della pubblicità”
– P.Iabichino “Invertising”
– L.Pignotti e E.Mucci “Marchio&Femmina: la donna inventata dalla pubblicità”
Questi sono gli unici che adesso mi viene da consigliarti! 🙂
ok, lo so, arrivo a mesi da questo post… ma il blog l’ho scovato ora, e leggendo questo post la domanda che viene è: “Perchè”? Perchè la donna viene usata come immagine sessista, e tutto il resto.
Risposta: “è facile”. Metti un donna nuda in copertina e vendi di più, mettila su un cartellone e la gente temponerà ad ogni ora per guardarla…
Ma serve? Correggimi se sbaglio, che la tesi sull’argomento è la tua: cattura l’attenzione, distoglie dal prodotto. Ti ricordi del corpo femminile, nonguardi nemmeno la marca.
E sono da sempre convinto che siano bravi tutti a fare promozione così: quelli bravi davvero usano altri mezzi (spero… 🙂
Beh il tuo discorso non fa una piega ed è quello che cerco di far capire anche io. E’ facile puntare su un’immagine forte come il corpo della donna nuda, anche quando non c’è il minimo nesso logico col prodotto! Provocando tra l’altro il cosiddetto effetto vampiro per cui, come hai detto giustamente tu, ti concentri sull’immagine e non sul prodotto. Però di iniziative in atto per combattere questo becero utilizzo del corpo femminile ce ne sono..quindi sono ottimista!
Comunque grazie per aver apprezzato il blog 🙂
L’autore de “Il libro nero della pubblicità” è Zanacchi, NON Zanicchi.
A.
La ringrazio per la precisazione! Anzi ne approfitto per chiedere scusa per l’errore! Non appena rintraccerò il post correggerò l’errore!
(FATTO)